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Tina Dobrajc
Tina Dobrajc (1984) si è laureata in Pittura all’Accademia di Belle Arti e Design di Lubiana. Espone i suoi lavori in mostre personali e partecipa regolarmente anche a mostre collettive. Come illustratrice è attiva soprattutto nel campo dell’illustrazione per bambini e ragazzi. I suoi albi illustrati, pubblicati da varie case editrici slovene, sono stati tradotti in più lingue. Per il romanzo per ragazzi Kurent, di Aleš Šteger, ha ottenuto la Targa Hinko Smrekar, mentre per Sofia e le scarpette da danza, di Helena Kraljič, ha ricevuto il premio speciale nell’ambito dei premi Kristina Brenkova per “l’eccezionale combinazione di generi artistici diversi”. Il libro di Maša Ogrizek da lei illustrato, Luna di volpe, è stato vincitore del Premio Večernica e nominato al Premio Desetnica. Per i suoi meriti in campo pittorico ha vinto anche il Premio Rihard Jakopič.
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Tina Volarič
Tina Volarič (1980) pubblica regolarmente illustrazioni sulle principali riviste slovene specializzate, illustra album musicali, copertine di libri di narrativa e saggistica e realizza albi illustrati d’autore per bambini e adulti. Occasionalmente si dedica anche a serie concettuali indipendenti il cui comune denominatore è un senso di nostalgia soffusa, lo spazio intimo della casa e la dimensione del ricordo. Tina Volarič è autrice del pluripremiato libro senza parole La linea (2021), che ha ricevuto la qualifica ‘libro di qualità’ Zlata Hruška (Pera d’oro) ed è stato inserito nella selezione degli IBBY Silent Books. Suoi sono anche l’albo illustrato d’autore Nonotov zid/Nono’s Wall (2021), l’albo illustrato Karlo e Stanko (2023), scritto da Marko Klavora e David Kožuh, e altri. Il suo albo illustrato d’esordio, Storia di Bambuel del Sahel e di una giraffa da capogiro (2010), di Frane Milčinski Ježek, è stato premiato come libro più bello nella categoria bambini e ragazzi alla Fiera slovena del libro. Sue sono anche le illustrazioni del suo pluripremiato debutto poetico, Silenzi a più voci (Samuele editore, 2023). Tina Volarič ha esposto i suoi lavori in mostre personali, collettive e a tema in Slovenia, Croazia, Serbia, Italia, Polonia, Portogallo e Cina; partecipa inoltre con regolarità alle biennali di illustrazione di Lubiana, Zagabria, Belgrado e Bratislava.
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Tomaž Lavrič
Tomaž Lavrič (1964) si occupa di illustrazione, caricature politiche e fumetto. Dal 1988 lavora stabilmente come caricaturista per la rivista di attualità Mladina, sulle cui pagine pubblica ormai da tre decenni la striscia satirica Diarrea, la sua opera più nota. Ha pubblicato più di quaranta edizioni di suoi fumetti in Slovenia e nel mondo. Per il fumetto Poesie bosniache ha vinto il Gran premio del Festival del fumetto di Sierre (Svizzera) e il Leone d’argento a Bruxelles. Decalogo e Allarme rosso sono stati entrambi nominati all’Angoulême International Comics Festival, mentre per I classici sloveni a fumetto 2 ha vinto il Premio Zlatirepec. Ha inoltre illustrato Kuzma lo gnomo di Svetlana Makarovič e Quattro formichine nere di Anja Štefan e, più di recente, la propria raccolta di poesie intitolata Otto il vermicello. Ha esposto in mostre personali alla Moderna galerija (2010) e alla galleria del Cankarjev dom (2015). Per il suo lavoro ha ricevuto la medaglia al merito del Presidente della Repubblica e il Premio del Fondo Prešeren.
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Žiga X Gombač
Žiga X Gombač (1976) viene da Lubiana, dove ha studiato giornalismo e ha lavorato come redattore musicale, copywriter e caporedattore. Attualmente è il conduttore e l'editore del primo podcast giovanile della radio nazionale slovena. Ha scritto molti libri per bambini e adulti, per i quali ha vinto molti premi. Raccontare e creare storie, sia nei libri che dal vivo, è una parte importante della sua vita. Negli ultimi dodici anni ha scritto e pubblicato molte storie, poesie e fumetti per bambini e adulti. Il suo albo illustrato Adam in njegova tuba (Adam e la sua tuba) ha vinto numerosi premi.
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Zoran Smiljanić
Zoran Smiljanić (1961) fino ad ora ha disegnato circa 1700 pagine di fumetti. I primi erano politicamente impegnati, espliciti e molto provocatori. Nel 1987 pubblica il suo primo fumetto a episodi, Hardfuckers, suscitando le ire delle autorità socialiste dell’epoca. Nelle serie Storie di guerra e Storie di famiglia si occupa di storia slovena passata e recente. Dal 2000 affronta invece temi storici e biografici. In collaborazione con il co-sceneggiatore Marijan Pušavec ha creato la più vasta epopea slovena a fumetti, I messicani del Kaiser, costituita da 350 pagine colorate a mano. Nel fumetto L’ultimo volo di Toni Mrlak racconta i lati oscuri della guerra d’indipendenza slovena. In seguito pubblica le biografie di Jože Plečnik, Karel Destovnik – Kajuh e Ivan Cankar. Per quest’ultima ha vinto il premio della Fiera slovena del libro come libro dell’anno e il Premio Zlatirepec come miglior fumetto originale. Anche il fumetto storico La fiamma nera. Il rogo del Narodni dom a Trieste (Qudulibri, 2021) ha vinto il Premio Zlatirepec come miglior fumetto originale. È vincitore del Premio hudi maček e ha ricevuto un premio dal Comune di Kranj per la sua opera di divulgazione e innovazione del fumetto sloveno. I suoi fumetti sono stati tradotti anche in tedesco inglese e ceco.
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Zvonko Čoh
Zvonko Čoh (1956) è illustratore e animatore. Inizialmente si è dedicato soprattutto ai film d’animazione, il suo opus comprende più di 20 spot televisivi e cortometraggi. Il suo cortometraggio “Baciami dolcemente, oh tu gomma” ha vinto il premio come migliore animazione al Festival internazionale del cinema d’animazione di Treviso. Per il lungometraggio animato “La socializzazione del toro”, realizzato insieme a Milan Erič, ha vinto numerosi premi, tra cui il Premio del Fondo Prešeren. Come illustratore si è cimentato soprattutto con l’illustrazione di libri per ragazzi. Attualmente illustra prevalentemente albi per l’infanzia. Il suo opus comprende più di 100 albi illustrati, per molti dei quali ha vinto numerosi riconoscimenti, tra cui il Premio zlato pero a Belgrado, il Premio Levstik, e, per la serie di albi illustrati su Kekec, leggendario personaggio letterario sloveno, il Gran premio Hinko Smrekar. Per la versione slovena del Gatto con gli stivali ha vinto il premio come libro più bello nella categoria bambini. Nel 2015 ha ricevuto il Premio Levstik alla carriera.